“È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”.
Quante volte il vostro maggiordomo vi ha apostrofato in siffatta maniera, vedendovi tornare ebbri d’assenzio dal circolo del whist?
Ebbene sappiate che è possibile che tale celebre adynaton biblico sia in realtà frutto di un errore di traduzione. Secondo alcuni commentatori, infatti, la parola aramaica GAMAL può indicare sia un cammello che una corda, generando quindi un’immagine più consona alla cruna in oggetto.
In realtà, non vi è certezza alcuna, in merito a questa interpretazione, anche perché a tutt’oggi gli studiosi non sono ancora concordi su quale sia stata la lingua originaria in cui fu scritta la Bibbia.
Discorso simile è applicabile alle corna che appaiono sulla testa di Mosè, sia nella celebre statua di Michelangelo, sia in molte altre rappresentazioni medievali: per alcuni commentatori sarebbero frutto di un errore di trascrizione dall’ebraico (in origine avrebbero dovuto indicare dei raggi di luce).
Ah, Mosè! Potresti dircelo tu stesso! Perché non parli?