Somali e lo spirito della foresta.

Ci sono persone che mettono tutti i loro risparmi in banca, chi se li sperpera in amenità passeggere (tipo droga, puttane, videopoker, tappeti di Telemarket TV o gratta e vinci), chi si rifugia in beni di lusso come gioielli, pietre preziose, macchine potenti o lingotti d’oro e c’è chi invece sa molto bene che il futuro premierà chi ha investito tutto in tappi, carte di Magic, miniature di Warhammer, POG e fumetti.

Io faccio senz’altro parte dell’ultima categoria.

Per quanto il mio personale caveau mi garantisca in caso di improvviso crollo dei mercati mondiali di poter avere un bene rifugio cartaceo di ragguardevoli dimensioni (credo che se mi rimanesse un anno di vita potrei vendere tutto e darmi alla pazza gioia in località esotiche quali Biandrate e Cassano d’Adda) non lo ritengo affatto ancora sufficiente.

E il mio fumettaro di fiducia (Planet Comics) questo negli anni credo che lo abbia capito bene.

Ho sempre posato un occhio (e una fiche) sulle nuove uscite, e se questo mi ha portato nel tempo in inevitabili vicoli ciechi -VI PREGO DATE IL COLPO DI GRAZIA ALL’ATTACCO DEI GIGANTI! ORMAI SAREBBE COMPARABILE LEGALMENTE ALL’EUTANASIA!- molte volte mi ha fatto scoprire delle perle che altrimenti sarebbero passate inosservate.

Che a pensarci è un po’ il senso che vorrei avesse la rubrica: ‘Shottini di Carta Stampata’.

Partiamo dal titolo: ‘Somali e lo Spirito della Foresta’ non c’entra una beneamata fava con la Repubblica Federale di Somalia.

Dovrebbe essere ovvio alle persone normali ma il mio cervello fa una fatica terribile a ricordarselo e la prima volta che mi è caduto l’occhio sul titolo credevo fosse interamente ambientato nel corno d’Africa.

Questo è comunque niente se considerate cosa avrebbe potuto accadere mantenendo il titolo originale (Somari to Mori no Kamisama) che avrei associato immediatamente e per sempre a Ciuchino di Shrek.

Il manga di Yako Gureishi ha iniziato la serializzazione online nel 2015, utilizzando un modello relativamente giovane di diffusione di queste opere (il web) che sta negli ultimi tempi dando notevoli frutti, come ben sa chiunque abbia idea da dove -e come- sia partito One Punch Man.

Ma torniamo a noi.

Nel mondo fantasy di Somali gli uomini e i non-uomini si sono scontrati anni addietro e hanno visto gli ultimi trionfare dando il via negli anni seguenti alla grande guerra a una caccia all’essere umano per guadagnarsi una di quelle scimmie troppo cresciute come servitore coatto o semplicemente come spuntino.

Dopo di questo gli uomini sono praticamente scomparsi dal mondo, quindi quando uno dei golem guardiani della foresta trova una bambina nei propri domini non sa bene come comportarsi, anche perché in teoria i costrutti non dovrebbero poter provare nessun sentimento.

Dopo qualche tempo il guardiano prende la decisione di partire per andare alla ricerca di altri esseri umani a cui affidare questa strana creatura che ha iniziato a chiamarlo ‘papà’.

Il viaggio di Somali si snoda in soli sei volumi interrotti a causa dei soliti problemi di salute che affliggono la vita di un mangaka molto spesso (più un adattamento animato uscito per ora solo in patria) che oltre a presentare una finezza notevole nel tratteggiare un mondo fantasy abbastanza diverso dai canoni del genere ha dalla sua dei disegni meravigliosi (specie quelli che riguardano la natura selvaggia, boschi e foreste in primis) che per me hanno un’assonanza solo con le tavole di un capolavoro conclamato quale è Berserk.

Quanto detto fin qui dovrebbe essere sufficiente ad attirare l’attenzione di chiunque abbia capito come nella guerra atomica ormai prossima i manga saranno una valuta di scambio vantaggiosa, quindi mi rimane poco altro da aggiungere.

SOMALI E LO SPIRITO DELLA FORESTA:

Ed. Planet Manga

Voto: 8.5 osti donne-rana che badano molto poco alla presentazione delle loro pietanze ma che mi pare ovvio che comunque cucinino bene su 10

Luca Porrello

Vivo in un bosco. Soffro di insonnia. La combatto scrivendo (e bevendo). E' partito tutto così. Se vi è piaciuto quello che avete letto cercate Personalità Buffe anche su Facebook.

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