Edward Mordrake
Oggi avrei voluto occuparmi solo di Edward, ma poi a furia di scavare nell’internet sono venuti fuori altri poveracci (anche meglio documentati) correlati alla Craniopagus Parasiticus (la sua malformazione caratteristica). Terrò il solo Mordrake come riferimento e mano a mano salterò alle storie degli altri, per cui mettetevi comodi che si va ad incominciare.Partiamo subito da una premessa: per il protagonista di riferimento -e solo per lui- la storia della sua vita è abbastanza nebulosa. La foto più famosa a riguardo è relativa a una ricostruzione del suo aspetto e in più di uno studioso ha messo in dubbio la sua veridicità.
Le sue prime tracce si possono rinvenire in un articolo del Boston Post del 1985 ad opera dello scrittore di fantascienza Charles Lothin Hildreth.
Ripercorrendo grossomodo quello che sto facendo io in questo blog, Charles ha scritto un articolo incentrato sui freaks tirando fuori le informazioni dei casi ivi descritti dalla misconosciuta ‘Royal Scientific Society’, poi ripresi dalla più autorevole enciclopedia medica ‘Anomalies and Curiosities of Medicine’ edita nel 1896: uomini col corpo da ragno,donne-sirena -ancora in voga oggi tra qualche ministro pentastellato-, uomini-granchio e poi lui, Edward.
Mordake era il rampollo di una ricca famiglia vittoriana, un perfetto gentiluomo profondamente amante della musica, con però una piccolissima particolarità: AVEVA UNA SECONDA CAZZO DI FACCIA SULLA NUCA!
Era difatti affetto dalla Craniopagus Parasiticus di cui parlavamo all’inizio, che altro non è se non una rarissima malformazione congenita correlata al caso, già rarissimo di per sè, dei gemelli siamesi (stiamo parlando di UN neonato ogni DUE MILIARDI E MEZZO).
Il corpo di uno dei due non è sviluppato in toto o lo è in minima parte ed i due fratelli si ritrovano legati fra loro condividendo una parte del cranio.
Il primo caso documentato è descritto dal chirurgo Edward Home che nel 1790 riporta al mondo la storia del ‘Bambino a due teste del Bengala’, che per non divagare troppo rimando a dopo.
Edward, come dicevamo, ha questo piccolissimo disturbo di avere una faccetta sul coppino e, cosa decisamente fastidiosa, il minimè è dotato di una sua volontà propria.
Intendiamoci, non è che il gemello fosse un grande oratore, non riusciva ad emettere che bisbigli, ma pare fosse perfettamente in grado di seguire con gli occhi chi gli passava davanti -o dietro, dalla prospettiva del nostro protagonista- e in più di una occasione era stato osservato fare smorfie a dir poco disdicevoli per un gentleman vittoriano.
Cosa ulteriormente fastidiosa era che il suo minivolto era pure particolarmente stronzo e sogghignava malignamente ogniqualvolta il fratello si ritrovava a piangere per la disperazione della sua situazione.
In principal modo per tutta la vita il nostro protagonista ha avuto grandissimi problemi a prendere sonno a causa del suo “continuo bisbigliare frasi oscene e demoniache”.
Devastato dalla sua condizione, Edward chiese aiuto a parecchi medici e chirurghi del tempo, ma nessuno in epoca vittoriana possedeva nè le conoscenze nè gli strumenti per anche solo prendere in considerazione l’ipotesi di un’operazione di separazione del genere…
Mordrake a 23 anni si rassegna e fa ciò che chiunque avrebbe fatto nella sua situazione: SI SUICIDA SPARANDOSI UN COLPO DI PISTOLA IN MEZZO ALLA SUA SECONDA FRONTE, non prima però di aver richiesto la rimozione postuma del secondo volto, temendo che potesse restargli attaccato anche nell’aldilà.
1783: nel piccolo villaggio di Mundul Gait la levatrice sta facendo nascere un bambino in una capanna di fango e paglia, il problema arriva quando riesce a farlo uscire e si ritrova fra le mani un neonato con due teste una sopra l’altra.
Colta da un improvviso moto di mistica bontà decide di LANCIARLO FORTISSIMO NEL FUOCO -penso nel tentativo di rompere entrambe le fontanelle- ma, miracolosamente, il bambino sopravvive alle ustioni e alla botta, perdendo solo un occhio ed un orecchio dal cranio superiore -gliene restavano ancora di più del solito-.
Essendo il figlio di una famiglia poverissima, come ci ha testimoniato parecchi anni dopo la storia di Dede Koswara, i freaks vengono sfruttati particolarmente bene quando è il momento di chiedere l’elemosina. Per le strade di Calcutta la sua fama cresce così tanto da venire convocato con tutta la famiglia per esibirsi nelle case di alcuni nobili inglesi che riportano la sua esistenza alla Royal Society.
I movimenti dei due crani erano semindipendenti e gli occhi percepivano la luce in maniera separata.
Il fatto di avere un occhio in più del normale non gli permise comunque di evitare il morso di un cobra e morire all’età di quattro anni -già di per se la storia di uno che sopravvive all’essere buttato nel fuoco appena nato per poi morire a causa di un serpente è abbastanza caratteristica- ma su richiesta di un chirurgo inglese la tomba venne profanata da un agente della Compagnia delle Indie Orientali -già citata con Dipprasad Pun– e il corpo studiato e poi esposto all’Hunterian Museum di Londra.
CHANG TZU PING
Il problema nei casi descritti fin qui è portare delle prove alla vostra attenzione.
Per quello che riguarda Mordake i dubbi sono molteplici (in più se le cose sono davvero avvenute come descritte un colpo di pistola in da -second- face lascia poche tracce utilizzabili), mentre per il bambino del Bengala restano solo delle ossa ed una descrizione fatta da dei testimoni di due secoli e mezzo fa.
Il caso di Ping è più recente invece, comprensivo di foto e video e testimonia che questa malformazione è tristemente una realtà.
Come potete vedere dall’estratto del documentario qui sopra il problema in questo caso è la presenza di un secondo cranio praticamente sulla guancia (quel tondo nero che vedete non è censura, è proprio la cucuzza del secondo Ping). Qui i medici hanno deciso di intervenire rimuovendo l’abbozzo di cranio, ma non sono riuscito a capire nonostante abbia spulciato in lungo e in largo l’internet se e per quanto sia sopravvissuto -la censura del regime cinese pare abbia trionfato questa volta-.
Ho solo compreso che -stranamente- il suo primo matrimonio è naufragato non appena la promessa sposa l’ha guardato in faccia la prima notte di nozze.
Ci sarebbe per chiudere anche la storia di Pasqual Pinon, ma nel suo caso si tratta di una narrazione che comprende un enorme tumore benigno sulla fronte ed un imprenditore circense messicano che lo ha convinto a farsi impiantare sottopelle un volto d’argento.